IL TAR DA' RAGIONE ALL'ATAC
Lazio, il Tar dà ragione all’Anac: Zingaretti costretto a reintegrare il responsabile regionale anticorruzione

L’Anac stessa (l’Autorità nazionale anticorruzione, ndr) aveva censurato la decisione del presidente della Regione ma non aveva ottenuto seguito al suo sollecito per il reintegro. Ora il Tar del Lazio sembra aver messo la parola fine, almeno per il momento, al braccio di ferro tra Zingaretti e il presidente dell’Anac Raffaele Cantone. Il presidente della prima sezione ha accolto il ricorso presentato da Savarino chiedendo la sospensione della revoca e la Regione non ha potuto far altro che reintegrarlo, in attesa che la camera di consiglio del Tar si pronunci il prossimo 29 maggio. Anac e Tar sembrano dare ragione a Valentina Corrado, consigliere regionale 5 Stelle, che ha presentato un’interrogazione sulla vicenda, evidenziando l’illegittimità delle delibere di Zingaretti che revocavano la direzione “attività di controllo e vigilanza” assegnata a Savarino e indicavano come nuovo responsabile anticorruzione Andrea Tardiola, già segretario generale di Giunta. “C’è una illegittimità al cubo qui – sottolinea la Corrado – perché Zingaretti ha revocato l’incarico a Savarino con una delibera in assenza della Giunta, che si doveva ancora formare dopo le elezioni e ha anche nominato come sostituto all’anticorruzione Tardiola, che essendo segretario generale della Giunta è in conflitto di interesse visto che il responsabile Anticorruzione dovrebbe essere una figura indipendente senza ruoli apicali in Regione. Tardiola incarnava il classico esempio del controllore e del controllato in un’unica persona”.
Commenti
Posta un commento