
Valentina Pitzalis, sfregiata dall’ex, non c’entra con la morte del suo aguzzino
Valentina Pitzalis è
stata sfigurata dall’ex marito il 18 aprile 2011. Cosparsa di benzina e
poi data in pasto alle fiamme. Quel tremendo giorno Valentina rischio
di morire. Dentro l’appartamento in cui si trovava e che poi prese fuoco
c’era il suo aguzzino, Manuel Piredda, che perse poi
la vita nell’incendio. Per anni Valentina è stata, ingiustamente,
accusata di esser coinvolta in qualche modo nella morte dell’uomo. Ora
arriva finalmente la verità: lei, vittima, non c’entra nulla con la
morte di Piredda.
A
chiudere definitivamente questa storia è la perizia fatta sul cadavere
dell’uomo, dopo che la mamma di lui aveva chiesto e ottenuto la
riapertura dell’indagine con nuovi esami sulla salma. Pitzalis era
accusata di incendio doloso e omicidio. Dalla tac e l’autopsia (con
prelievo di frammenti di tessuti) avvenuta sul cadavere non è risultata
alcuna “lesione traumatica evidente in modo macroscopico”. Valentina ha
scritto un post sulla propria pagina Facebook il 19 maggio: “Finalmente
oggi sono stati fugati tutti i dubbi e le illazioni di questi anni. È
stata, però, come molti di voi immagineranno, una giornata difficile e
dolorosa. Non gioisco neanche per quanto mi è stato appena comunicato
dal mio avvocato, Adriana Onorato, perché la tragedia che ho vissuto
resterà per sempre visibile nella mia disabilita e nella morte dell’uomo
che diceva di amarmi. Pertanto condivido con voi questo momento,
sperando che arrivi presto la parola fine. Vi abbraccio”.
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