Nel buio dentro al campo profughi: cartoline dall'inferno senza luce di Gaza
Nella Striscia l'energia elettrica è sempre più razionata e si è tornati alle candele. Terribili condizioni per chi vive in quella prigione a cielo aperto
Il campo profughi al-Shateaa a Gaza
globalist1 luglio 2017
Buio. Donne palestinesi camminano in una strada al campo profughi al-Shateaa durante una delle tante interruzioni di corrente. Tant'è che ormai la maggior parte dei palestinesi nella Striscia di Gaza utilizza batterie, generatori o candele per fare un poco di luce nelle loro case.
Una situazione drammatica lievemente mitigata dall'Egitto che ha inviato scorte di diesel per aiutare la centrale elettrica di Gaza.
Ma per chi vive nell'inferno di Gaza, una grande prigione a cielo aperto, oltre ai numerosi disagi c'è anche l'energia elettrica razionata. Notti al buio o al lume di candela
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